La dipendenza: come e perchè
IL CONCETTO DI DIPENDENZA
Il concetto che sta dietro alla parola dipendenza è: “io ho bisogno di te per poter stare bene; ho bisogno che tu ci sia per me per poter sopravvivere; ho bisogno che tu faccia per me ciò che mi fa sentire ok, ciò che mi fa sentire meglio”.
Ogni essere umano nasce dalla dipendenza e nella dipendenza: è dall’unione di due gameti che nasce l’embrione, un gamete senza l’altro non può dare origine alla vita. L’embrione cresce all’interno del corpo della madre, dalla quale dipende per sopravvivere: nutrimento e protezione attraverso il corpo materno.
Il neonato dipende dai caregiver per la propria sopravvivenza: se questi non lo nutrono il neonato muore.
E così via, fino a che si diventa sufficientemente adulti da poter provvedere autonomamente alla propria sopravvivenza fisica.
Questa dinamica è valida anche per la nostra evoluzione interiore: è nello sguardo della madre che ci rendiamo consapevoli di esistere, è nel rispecchiamento con gli altri che ci rendiamo conto di vedere ed essere visti, è all’interno di una famiglia prima (e di una comunità poi), che acquisiamo la nostra identità. Senza “l’altro” questo processo non può avvenire.
LA TRAPPOLA DELLA DIPENDENZA
La dipendenza è quindi una normale fase dello sviluppo evolutivo di ciascun individuo, sia fisico sia psicologico. L’autonomia viene quindi intesa come capacità di provvedere a sé stessi da un punto di vista materiale, e di riconoscere dentro sé stessi le capacità psicologiche ed emotive per poter affrontare la vita.
Questo passaggio evolutivo a volte può incepparsi.
Alcune persone posso trovarsi in seria difficoltà nell’affrontare le situazioni della vita, difficoltà nel sentirsi efficaci, nel sentirsi ok. In questo blocco evolutivo ecco che, come tentativo di autocura, le persone posso rivolgersi a fattori esterni per sentirsi “all’altezza” della vita, chiedendo alle sostanze di fare qualcosa per loro. “Fammi sentire potente, fammi sentire tutto più leggero, non farmi sentire…”. Si da quindi a fattori esterni il compito, la responsabilità di gestire il nostro mondo interiore, non sentendoci in grado di farlo in autonomia con le proprie risorse interne, diventando di fatto dipendenti da questi elementi esterni: droghe, alcool, cibo, sesso, gioco d’azzardo, persone.
La dipendenza grida: “io senza di te non posso essere ok ed affrontare la vita”.
PERCHE’ SCEGLIERE LA PSICOTERAPIA
Lo scopo di una buona psicoterapia delle dipendenze è accogliere e comprendere il blocco evolutivo e relazionale in cui si trova la persona dipendente: accompagnarlo a scogliere l’empasse in cui è finito, per poter ricominciare a crescere ed evolvere verso ”un’adultità sana’‘, competente del proprio mondo interiore, capace di affrontare il mondo esterno, capace di riassumere dentro di sé il “locus of control” della propria esistenza.